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notizie e curiosità

…E LE CAPRETTE TI FANNO CIAO!
Il personaggio di Heidi è noto al mondo intero. La Posta Svizzera dedica il francobollo europeo 2010 a questa popolare figura del XIX secolo.
Per le generazioni più giovani l'immagine di Heidi risale al cartone animato di Isao Takahata, realizzato nel 1974; per i più anziani Heidi asso-miglierà probabilmente a Elsbeth Sigmund, che la interpretò nel 1952 insieme con Heinrich Gretler nel ruolo del vecchio dell'alpe, o al personaggio raffigurato nelle illustrazioni adesive del libro di Martha Pfannenschmid, edito da Silva nel 1944. Altri la ricorderanno nella celebre interpretazione dell'attrice Shirley Temple, che fu una Heidi dai riccioli d'oro nel film del 1937, sulla scia del quale l'editoria americana sfornò ben sette nuove edizioni delle sue avventure, per un totale di 4 milioni di copie.
"Heidi" nasce nel 1879. Viene raffigurata con i capelli bruni, neri o biondi, a volte lisci, altre ricci.
Ma com'era in realtà? Johanna Spyri racconta che nell'agosto del 1879 andò a trovare a Jenins, nei Grigioni, la sua amica d'infanzia Anna von Salis e che durante le loro passeggiate si imbatterono in una bambina. Ciò che non si sa se fu questo incontro a ispirare alla Spyri il suo fortunato personaggio.
La storia di Heidi fu scritta in sole quattro settimane nella tarda estate del 1879. Il libro venne pubblicato lo stesso anno, antidatato al 1880, dalla casa editrice Perthes di Gotha. Il romanzo "Gli anni di formazione e peregrinazione di Heidi" ebbe un successo immediato sia di critica sia di pubblico. Nel 1881 uscì il seguito "Heidi mette in pratica ciò che ha imparato". Entrambi i tomi scritti in tedesco vennero tradotti in francese nel 1883 e in americano nel 1885 e da allora divennero popolarissimi in tutto il mondo.
La prima edizione di Heidi non era illustrata. Quella del 1881 conteneva invece tre incisioni su legno del tedesco del tedesco Wilhelm Pfeiffer, nelle quali Heidi appariva con i capelli ricci e scuri e il nonno in tradizionale costume bavarese con calzettoni bianchi sino al ginocchio. Nel 1916 venne pubblicata la prima edizione illustrata da uno svizzero, il bernese Rudolf Münger che aveva esplorato la regione per conoscere da vicino, come Martha Pfannenschmid, la vita dell'alpe. A quella ne seguirono molte altre e anche alcuni libri di immagini. Le rappresentazioni di Heidi si Heidi si distinguono l'una dall'altra secondo l'immaginario dell'illustratore.
Ma come viene descritta Heidi nel libro? Il giovane che a Francoforte l'accompagna sul campanile della chiesa in cima alla quale Heidi godrà la vista su tutta la valle ce la racconta così: "...ha capelli neri e ricci, gli occhi neri e una gonna marrone e non è in grado di parlare come noi".
Brigitte, madre del pastorello Peter, descrivendo Heidi alla nonna cieca che vuole sapere se la bambina ha un aspetto sano la paragona a una "mela fragola".
Heidi vive nella fantasia dei lettori. Il paragone con la mela fragola è vago, eppure sufficiente a far nascere nel lettore l'impressione di una bambina in salute dalle gote rubiconde.
Nonostante le numerose immagini, il vero aspetto di Heidi - forse quello raffigurato sul nuovo francobollo - è lasciato alla fantasia dei lettori.
testi di Simon Rageth e Christine Holliger
da "La Lente" La Posta Svizzera







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