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La cima in questione è nota come "Gendarme", denominazione questa no ufficiale, risultando conosciuta soltanto nell'ambito d'una stretta cerchia di assidui frequentatori del Gran Sasso. Tale denominazione, infatti, non è riportata sulla cartina geografica ufficiale, nè in quella nazionale nè in quella regionale e tanto meno in quella dell'Istituto Geografico Militare. La circostanza s'arricchisce d'un ulteriore elemento d'alta significatività con il procedere a denominare "Sentiero Wojtyla" l'anonimo tracciato che dalla prossimità della Chiesa di San Pietro della Ienca giunge fin sulla Cima Giovanni Paolo II. La municipalità, l'Arcidiocesi Metropolitana e le altre isituzioni locali, nonchè la gloriosa sezione dell'Aquila del Club Alpino Italiano, hanno felicemente accolto l'iniziativa, giudicandola destinata a imprimere sulle montagne aquilane un imperituro ricordo del popolarissimo Papa che tanto ha mostrato di apprezzarle e amarle.
Dopo la formale deliberazione adottata dalla giunta Municipale nel gennaio 2005, l'iniziativa ha ottenuto anche l'autorevole apprezzamento vaticano, come da comunicazione del marzo 2005 da parte di S.E.rev.ma mons.Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato di Sua Santità.
Luigi Lombardo
la "Cima Giovanni Polo II "
e il "Sentiero Wojtyla "sul gran Sasso d'Italia
Fin dall'autunno del 2004,in ragione della specialissima devozione che la comunità aquilana ha sempre nutrito per S.S.Giovannai Paolo II di venerata memoria, era parso quanto mai opportuno promuovere un'iniziativa in coincidenza con il 18 Maggio 2005, giorno dell'85° compleanno del santo Padre.Il doloroso evento, nel frattempo verificatosi, in nulla ha attenuato la volontà a suo tempo espressa e tanto meno i già delineati programmi. A tale scopo, e in considerazione della particolare affezione tante volte manifestata dal Papa Wojtyla per le montagne aquilane, anche grazie alle numerosissime visite ufficiali e private su di esse compiute, si progettò d'intitolare "Cima Giovanni Paolo II uno dei magnifici torrioni del Gran Sasso d'Italia.A seguito delle ricerche e consultazioni effettuate, è emersa la felicissima circostanza d'una idonea cima ubicata sulla Cresta delle Malecoste, nei pressi del Pizzo Cefalone, nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga. Tale cima, e ciò è inubbiamente quel che più conta, sorge ben in vista della Chiesa di San Pietro della Ienca, cioè del suggestivo tempietto mediovale dedicato al Principe degli Apostoli presso il quale papa Wojtyla usò più volte soffermarsi in preghiera.